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Il genocidio armeno e la nuova posizione americana

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Qualcosa si sta muovendo sul fronte dei potenti del mondo, riguardo il genocidio armeno.   Ieri il presidente Biden ha riconosciuto le uccisioni di massa degli armeni più di un secolo fa come un genocidio, segnalando la volontà di testare un rapporto sempre più logoro con la Turchia, a lungo un alleato regionale chiave e un partner importante all'interno della NATO. Lo sterminio della popolazione armena è stata una tra le innumerevoli tragedie che hanno segnato la prima guerra mondiale. Il governo dell'impero Ottomano prima, quello dei Giovani turchi poi, si impegnò in un vero e proprio genocidio, intenzionalmente sterminando centinaia di migliaia di armeni. E' una strage dalle dimensioni enormi che che per decenni è stata coperta dall'oblio. "Ogni anno in questo giorno, ricordiamo le vite di tutti coloro che sono morti nel genocidio armeno dell'era ottomana e ci impegniamo a impedire che una tale atrocità si ripeta", ha detto il Presidente degli Stati Uni

Guerra in Siria: inizia il cessate il fuoco tra Russia e Turchia

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L'accordo è stato firmato a Mosca ieri dal presidente russo Vladimir Putin e dal suo omologo turco, Recep Tayyip Erdogan. L'accordo a rriva dopo settimane di intensi combattimenti tra ribelli appoggiati dalla Turchia e forze siriane sostenute dalla Russia. Circa 60 soldati turchi sono stati uccisi durante un'offensiva del governo siriano su Idlib, l'ultima area del paese detenuta dalle forze antigovernative. I combattimenti hanno portato a una crisi umanitaria nella provincia e hanno suscitato il timore di un conflitto militare diretto tra Russia e Turchia, membro della NATO. Più di 142.000 richiedenti asilo hanno lasciato la Turchia per la Grecia, ha detto oggi il ministro degli interni del paese. Il  gruppo di monitoraggio  Observatory for Human Rights,  ha affermato che una relativa calma è scesa sulla regione. Oggi, il presidente della Turchia ha dichiarato che gli obiettivi del paese in Siria erano facilitare un processo politico in linea con le risoluzi

Cosa sta succedendo nella martoriata Siria ?

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UPDATE 4 marzo Due soldati turchi uccisi in Siria alla vigilia della riunione chiave di Mosca La Turchia reagisce all'attacco delle forze governative a Idlib mentre gli scontri continuano il giorno prima dei colloqui di Erdogan-Putin. Il ministero della difesa turco afferma che due dei suoi soldati sono stati uccisi nel nord-ovest della Siria in un attacco da parte delle forze governative siriane, mentre i combattimenti nella provincia di Idlib nel paese dilaniato dalla guerra continuano alla vigilia dei tanto attesi colloqui tra i presidenti di Turchia e Russia. ------------------------------------ L'esercito turco ha abbattuto due aerei da combattimento del governo siriano sul nord-ovest di Idlib, ore dopo che le forze fedeli al presidente siriano Bashar al-Assad hanno abbattuto un drone turco nella regione. La Russia afferma di non poter garantire la sicurezza degli aerei turchi che sorvolano la Siria mentre crescono i combattimenti tra i due vicin

Turchia: il più antico naufragio al mondo

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Una nave risalente a circa 3.600 anni é stata individuata sulla costa mediterranea della Turchia.  Il naufragio, riscontrato da parte del team dell' Underwater Research Center of the Akdeniz University (UA)  è considerata il più antico del mondo. Münir Karaloğlu, il governatore di Antalya, nome turco della città di Adalia, situata sulla costa mediterranea nel sud-ovest della Turchia, ha affermato che il relitto di 14 metri di lunghezza caricava 1,5 tonnellate di lingotti di rame. " Questa scoperta è il Göbeklitepe dell'archeologia subacquea ", ha detto, riferendosi al più antico tempio trovato nella Turchia sud-orientale. Una conferenza stampa  sulla nuova scoperta si è tenuta l'8 aprile nella Marina di Kaleiçi con la partecipazione di Karaloğlu, Rettore della  UA. Mustafa Ünal,  dell'assistente del professore Hakan Öniz, e del fotografo subacqueo Tahsin Ceylan che ha scattato le immagini e le fotografie subacquee della nuova scoperta, definita come

Tredici piccole isole greche chiedono Internet per la loro sicurezza...

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In un mondo globalizzato in cui masse di persone, stanche di guerre, dittature, siccità si spostano da un continente all'altro in cerca di una vita più vivibile; dove il bisogno di democrazia e sicurezza diviene il punto fondamentale su cui bisogna puntare... anche 13 piccole isole greche nell'Europa sud orientale, ai confini con la Turchia, in quella parte del mondo in cui l'immigrazione si è fatta pressante, avendo bisogno di sicurezza, hanno inviato una richiesta al governo chiedendo l'accesso gratuito a Internet. La petizione, pubblicata dall' Athens-Macedonia News Agency , porta i nomi dei sindaci di isole che hanno meno di 1.000 residenti. Sperano che la coalizione dia alla loro proposta una debita considerazione. I firmatari di  Lipsoi, Gavdos, Halki, Agathonisi, Tilos, Aghios Efstratios, Anafi, Sikinos, Psara, Megisti, Folegandros, Oinousses e Kimolos   hanno firmato il documento.   "La vostra recente decisione di fornire la possibilità di ricev

Il vento di destra soffia sul mondo... pure su Chios

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Un violento attacco contro un campo profughi nell'isola di Chios (Grecia), a due passi dalle costeturche, ha costretto alla fuga centinaia di migranti, rifugiatosi in Grecia dalla guerra siriana. Per fortuna, nonostante il lancio di molotov, petardi e sassi, c'è stato solo qualche ferito e distrutte una cinquantina di tende e baracche. Secondo le autorità locali della bella isola dell'Egeo, a fomentare la rivolta, sarebbero stati dei membri del partito Alba Dorata , che da un paio di giorni erano sull'isola per chiedere il rimpatrio dei profughi. Da quel momento pare siano sorte tensioni, con aggressioni dentro e fuori dal campo. I primi lanci di pietre tra migranti e residenti sono avvenute però la sera precedente: alcuni profughi avrebbero fatto irruzione in un negozio dell'isola provocando  la reazione degli abitanti. La notte successiva (giovedì) , appena dopo la mezzanotte, la gente nelle tende dormiva, quando decine di persone hanno cominciato a lanciare

Il linguaggio degli uccelli dei cittadini di Kuşköy

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Nell'epoca degli  Iphone,  Notebook, S martphone,  Tablet esiste un villaggio sul mar Nero, in Turchia il cui nome  Kuşköy  significa  letteralmente  " Village Bird" , dove gli  abitanti sono stati in grado di comunicare su lunghe distanze ben prima dell'invenzione dei cellulari. Ubicato  lungo una profonda valle lussureggiante nei  Pontic Mountains,  Kuşköy non è un paese facile da attraversare in fretta. Così qualche tempo fa - 400 anni, secondo alcune stime a livello locale - i suoi abitanti hanno inventato un linguaggio fischiato basato sul turco . Anche se minacciati dall'arrivo dei telefoni cellulari e l'emigrazione dei giovani del villaggio, secondo un rapporto di  Eurasianet,  il linguaggio degli uccelli è ancora vivo e vegeto in Kuşköy. Il linguaggio degli uccelli è costituito da circa 20 note fischiate, ognuna basata su una sillaba in turco. Secondo gli abitanti del villaggio intervistati da Eurasianet, i l suono può estendersi fino a tr

Siria: mine lungo i percorsi di chi fugge dal Paese

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Le notizie che giungono dalla Siria sono sempre più drammatiche. In un paese ormai spaccato in due, i lealisti ed il governo di  Bashar al-Assad da una parte e il popolo che cerca di manifestare il suo dissenso dall'altra, le stragi sono diventate quotidiane. I numeri sono impressionanti: oltre 8000 le persone (molte donne e bambini) che hanno perso la vita da quando sono iniziate le rivolte contro il perfido regime. Immagini intrasmettibili quelle che sono state riprese nella città martire Homs  che scandalizzano il mondo. E sembra non finire mai la violenza. Adesso poi, da quanto dice un gruppo internazionale per i diritti umani, sembra che le truppe siriane fedeli al governo abbiano disseminato lungo i percorsi utilizzati dalle persone in fuga dalle violenze del paese che cercano di raggiungere la vicina Turchia, montagne di mine messe nelle scorse settimane. Lo afferma  Human Rights Watch   nel suo rapporto pubblicato oggi, e si basa sui racconti di testimoni e anche smin