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Visualizzazione dei post con l'etichetta sud africa

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Quattro rari gorilla di montagna sono morti dopo essere stati colpiti da un fulmine. Eventi inaspettati e sfortunati di un pericolo che recentemente ha superato mille individui.  Questa settimana sono stati scoperti i corpi di tre femmine adulte, di cui una incinta, e un bambino maschio nel Parco Nazionale Mgahinga dell'Uganda. Tutti e quattro i corpi presentavano "lesioni grossolane" che si ritiene provenissero dall'elettrocuzione la quale segnala come causa probabile un fulmine. La Greater Transunga Transboundary Collaboration (GVTC) ha definito le loro morti una "grande perdita per la specie". Il Sudafrica punta a liberare oltre un miliardo di dollari nelle vendite di armi in stallo, tra cui l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, modificando un documento nel cuore di una fila di esportazioni, ha detto a Reuters un alto funzionario del controllo degli armamenti. Le società di difesa locale hanno esercitato pressioni sul governo per

E allora, saremo tutti sommersi dai rifiuti...

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" La plastica è diventata una emergenza planetaria e sebbene la tecnologia offra la speranza di uno smaltimento più illuminato, il tempo stringe e tutta la plastica, la quale rappresenta a meraviglia la nostra era consumistica, è destinata a raddoppiare le sue dimensioni entro il 2030, ed allora... se non si fa qualcosa di concreto...  saremo tutti sommersi dai rifiuti! . ". Questo è quanto dice Pamela con profonda tristezza nel racconto " L'amuleto della libertà " che sto ultimando di scrivere e che potrete leggere per intero tra qualche giorno nella pagina del blog " il professor echos ".. A quanto pare, da quel che si è detto della plastica nel racconto, le cui informazioni risalgono al 2010, la situazione oggi non ha avuto alcun miglioramento. Guardate nelle immagini crude e scioccanti quel che è accaduto in Sudafrica, che è stato invitato ad unirsi ad altri paesi africani che si sono impegnati a vietare la plastica monouso ... Montagn

Il pitone che ha avuto l'insana idea di cibarsi di un porcospino

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In Sud Africa, lungo una pista ciclabile sul Lake Eland Game Reserve, vicino a Port Shepstone, un ciclista di montagna ha fatto un incontro piuttosto singolare. Subito dopo una curva sulla strada difatti gli si è presentato davanti un grosso pitone di 3,9 metri, gonfio in un maniera incredibile e con gli occhi enormi fuori dall'orbita. Cos'è accaduto a questo Greedy python ? Null'altro che i postumi fatali d'un pranzo molto ma molto indigesto.   Infatti, l'avido pitone tigrato ha avuto l'insana idea di cibarsi di un grosso istrice. Dopo averlo inghiottito il porcospino pungente gli ha lasciato un souvenir da far rabbrividire. Il pitone è stato trovato sotto una sporgenza rocciosa, dove aveva cercato di digerire il suo pasto finale... con le sue interiora forate da decine di aculei aguzzi del porcospino. Il direttore generale della riserva Jennifer Fuller ha detto: "Le ragioni esatte per la morte del serpente non sono chiare." " E &

Il Sud Africa approva l'esodo dei rinoceronti per salvarli dal bracconaggio

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Il Sud.Africa ha deciso di spostare 100 rinoceronti negli Stati confinanti per combattere il bracconaggio, arginando in tal modo il massacro illegale di animali, preziosi per le loro corna. Il Sud Africa detiene circa l'80 per cento della popolazione globale di rinoceronti ed è l'epicentro di un grosso  bracconaggio. Lo scorso anno sono andati perduti 1.215 rinoceronti, un record, circa un aumento del 20 per cento sul 2013, 49 uccisi finora quest'anno. Gli animali sono braccati e massacrati per soddisfare la crescente domanda di corni di rinoceronte, ingrediente importante nell'ambìto della medicina tradizionale in economie in rapida crescita come Cina e Vietnam. In agosto i rinoceronti verrano spostati dai punti caldi del bracconaggio dal Kruger National Park , dove avvengono circa i due terzi degli omicidi. Il famoso Parco, vasto quanto lo Stato d'Israele, ospita la più grande popolazione di rinoceronti al mondo ed è anche la destinazione top

Il babbuino ladro

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A  Città del Capo, Sud Africa, un babbuino fa un'imboscata ad una donna uscita dal supermercato, afferrando rapidamente le merci che aveva in un cartone, prima di allontanarsi con alcune verdure. Tuttavia, a quanto pare, la malcapitata non è rimasta troppo sconvolta dalla rapina in piena luce del giorno, anzi,vedendo poi la foto scattata dal fotografo francese Cyril Ruoso, ha sorriso nel vedere quel ladro selvaggio, veloce e peloso (i residenti di Città del Capo li conoscono bene)  annusare il suo bottino. I babbuini sono un avvistamento comune in tutto il Sud Africa, dove spesso convivono con gli esseri umani. Tuttavia, gli esperti hanno avvertito che i primati (mammiferi dell'ordine dei Primati a cui appartengono anche i babbuini), sono sempre fuori controllo, razziando case e ristoranti per il cibo. Un video su YouTube postato all'inizio di quest'anno dimostra che, come babbuini invadono una casa in Sud Africa Western Cape e saccheggiano il posto. Il vid

Rifiuti chimici nel fiume? ... solo una formalità!

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Lesotho: rifiuti chimici nel fiume? Per Gap e Levi Strauss solo una formalità! Secondo una ricerca condotta dal Sunday Times , una fabbrica che produce jeans per Gap e Levi Strauss a Lesotho, in Sud Africa , sta scaricando illegalmente rifiuti chimici in un fiume dove mette a rischio la salute di tanti bambini. Il blu scuro degli effluenti, fuoriusciti dalla fabbrica di Nien Hsing, una ditta di Taiwan, è stata versato in un fiume da cui attingono acqua molte persone per cucinare e per lavarsi. La fabbrica inoltre sta smaltendo anche aghi, rasoi, altri materiali e prodotti chimici nocivi, quali la soda caustica, che attraggono la curiosità dei bambini, i quali li recuperano dal fiume per rivenderli poi al mercato. Molti di di loro, che lavorano anche fino a 10 ore al giorno, lamentano difficoltà respiratorie, eruzioni cutanee ed occhi lacrimosi. Levi Strauss e Gap , quest'ultima in particolare che ha una immagine pubblica di sensibilizzazione ambientale da conservare, hanno ordin

Capetown: balene spiaggiate

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Hanno perso la loro battaglia contro il tempo i biologi marini sudafricani che per tutta la giornata di oggi hanno cercato di riportare in mare 55 balene spiaggiate a Kommetjie, a Citta' del Capo. In serata, sono stati costretti a iniziare a uccidere le balene, con un colpo di pistola alla testa, per evitare ai mammiferi ulteriori sofferenze, dopo che tre di loro erano morte nel pomeriggio per soffocamento. Ogni volta che le balene erano riportate in acqua, ripuntavano verso la spiaggia e gli scogli, vanificando lo sforzo dei volontari dell'Istituto nazionale per il soccorso marittimo. Fonte: www.adnkronos.com Immagine: www.indymedia.ie/