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Il Parco Marino nel Mar di Ross è una vittoria di Pirro ?

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Se ne é parlato QUI , su " il professor Echo s", a proposito dell'enorme Parco marino nel Mar di Ross, in Antartide. Ed ora veniamo a sapere che la nuova area marina protetta antartica ha in serbo uno spiacevole incidente... I 28 ottobre 2016 la più grande area marina protetta del mondo è stata annunciata dalla Conservation of Antarctic Marine Living Resources (CCAMLR), che gestisce la pesca nell'Oceano del Sud come parte del sistema del Trattato Antartico. 24 Stati membri della Commissione, più l'Unione europea stanno negoziando l'accordo per proteggere  per cinque anni il Mar di Ross, il cosidetto Ultimo Oceano. L'accordo protegge una superficie di 1,5 milioni di chilometri quadrati, con una zona di 1,1 milioni km quadrati dichiarata  zona "no-take" , dove non sarà consentito pescare. La nuova area marina protetta (MPA) è certamente un risultato importante, ma ci si pone la domanda se non sia una mera vittoria di Pirro per gli ambientali

La Giornata internazionale dei popoli indigeni ci deve fare riflettere

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In occasione della  International Day of the World's Indigenous Peoples (Giornata internazionale dei Popoli Indigeni nel mondo), tenutasi ieri,  il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha detto che i popoli indigeni hanno un interesse centrale per lo sviluppo e possono agire come "potenti agenti di progresso. "  " Per consentire loro di contribuire al nostro futuro comune, dobbiamo garantire loro diritti.   Dobbiamo riconoscere e celebrare le preziose identità dei popoli indigeni in giro il mondo. Dobbiamo lavorare ancora di più per consentire loro a sostenere le loro aspirazioni. " La Giornata internazionale dei popoli indigeni del mondo viene commemorata ogni anno il 9 agosto: la prima riunione del gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle popolazioni indigene, si è tenuta a Ginevra nel 1982. " Le ingiustizie storiche hanno troppo spesso comportato l'esclusione e la povertà ", ha detto Ban Ki-moon, aggiungendo che le

Indiani d'America: maxi-risarcimento per lo spreco delle risorse delle loro terre

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Una tribù indiana contro l'Amministrazione di Washington. Sebbene le amministrazioni Bush e Clinton abbiano combattuto la querela, il governo degli Stati Uniti dovrà pagare agli indiani d'America 3,4 miliardi di dollari a mo' di risarcimento, dopo una lunga causa civile sulla cattiva gestione del denaro del governo sui territori indiani. Il giudice federale Thomas Hogan, ha confermato le ragioni di una pellerossa, Elouise Cobell, di 65 anni, membro della tribù dei Blackfeet del Montana, che guida da 15 anni una class action (causa collettiva) contro il Dipartimento degli Affari indiani, accusato di sprecare sistematicamente da oltre un secolo le risorse naturali di proprietà dei nativi (petrolio, minerali, legno o  pascolo...). "L'accordo non è perfetto," sostiene Elouise Cobell: "Non credo che compensa tutti i danni subiti, ma penso che sia giusto ed è ragionevole."Una parte dell'indennizzo andrà in borse di studio per studenti, mentre un m