Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta onu

Siria: mine lungo i percorsi di chi fugge dal Paese

Immagine
Le notizie che giungono dalla Siria sono sempre più drammatiche. In un paese ormai spaccato in due, i lealisti ed il governo di  Bashar al-Assad da una parte e il popolo che cerca di manifestare il suo dissenso dall'altra, le stragi sono diventate quotidiane. I numeri sono impressionanti: oltre 8000 le persone (molte donne e bambini) che hanno perso la vita da quando sono iniziate le rivolte contro il perfido regime. Immagini intrasmettibili quelle che sono state riprese nella città martire Homs  che scandalizzano il mondo. E sembra non finire mai la violenza. Adesso poi, da quanto dice un gruppo internazionale per i diritti umani, sembra che le truppe siriane fedeli al governo abbiano disseminato lungo i percorsi utilizzati dalle persone in fuga dalle violenze del paese che cercano di raggiungere la vicina Turchia, montagne di mine messe nelle scorse settimane. Lo afferma  Human Rights Watch   nel suo rapporto pubblicato oggi, e si basa sui racconti di testimoni e anche smin

La giornata dell'acqua che non c'è...

Immagine
Il 22 marzo di ogni anno, sin dal 1992, si ripete la giornata mondiale dell'acqua, una ricorrenza patrocinata dall'Onu, il cui statuto invita le nazioni del mondo alla promozione di attività concrete per la salvaguardia e la diffusione dell'acqua all’interno dei loro Paesi. Peccato però che.... Ban Ki-moon , in occasione della XXVIII Giornata mondiale dell'acqua , che si celebra domani in tutto il mondo, traccia un bilancio circa la situazione del bene più prezioso che esiste, senza il quale non c'è vita possibile. Ban ricorda che 884 milioni di persone, oggi, non possono contare su un accesso a una fonte d'acqua al riparo da contaminazioni, mentre il 39% della popolazione mondiale non ha servizi igienici. Ogni giorno, poi, due milioni di tonnellate di liquami finiscono in acqua. "Con i mutamenti climatici, l'acqua pulita sarà sempre più scarsa", conclude. Negli ultimi 50 anni, la quantità di acqua disponibile nel pianeta si è ridotta di due t

La pirateria del XXI secolo

Immagine
La pirateria del XXI secolo non è molto diversa da quella del passato. Al pari dei pirati di ieri con i loro galeoni e le loro sciabole, quelli d'oggi non si fanno certo scrupoli nel mostrare la loro crudeltà, purchè si porti a compimento la loro azione criminale. Armati di lanciarazzi ed armi automatiche, sfruttando la vulnerabilità delle navi, che in molti casi, per motivi prettamente commerciali sono costrette ad attraversare tratti di mare insidiosi, con l'ausilio di piccole, agili e veloci imbarcazioni i pirati abbordano pescherecci, velieri, navi cargo e petroliere. I punti più a rischio sono il Canale di Suez, il Canale di Panama e lo Stretto di Malacca , dove i grandi mercantili vengono facilmente superati ed attaccati dai pirati, grazie alla maggiore velocità delle loro piccole imbarcazioni a motore, talvolta dei veri " fuori strada del mare ", muniti anche di radar. La tecnica d'arrembaggio è più o meno la stessa vista in tanti film: accostato il prop