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La caverna del dio Giaguaro

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Gli archeologi erano alla ricerca di un pozzo sacro sotto l'antica città maya di  Chichén Itzá , nella penisola messicana dello Yucatan invece, casualmente, hanno rinvenuto più di 150 oggetti rituali, rimasti intatti per oltre un migliaio di anni in una serie di caverne che possono contenere indizi sull'ascesa e sulla caduta dell' impero Maya .  La scoperta del sistema di grotte, noto come Balamku è stato annunciato dal  Mexico’s National Institute of Anthropology and History (INAH) un paio di settimane fa in una conferenza stampa tenuta a Città del Messico. Scivolando attraverso un labirinto di stretti cunicoli scuri sotto le rovine Maya di   Chichén Itzá   sulla penisola messicana dello Yucatan, gli archeologi si muovevano strisciando a pancia in giù, fino a ritrovarsi davanti una grotta sigillata da lungo tempo e alla luce di una torcia fu illuminato qualcosa di totalmente inaspettato: una grande quantità di offerte rivolte alle divinità dagli antichi abitant

Tra sei giorni...

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Sono circa quattro mesi che sto pensando di andare a trovare un amico in Grecia, decidendo di partire il 24 di questo mese... quand'ecco una  tragica  notizia che mi costringe ad annullare il viaggio... Eh già, cominciate anche voi ad annullare i vostri impegni, perché, a quanto si dice, tra sei giorni un pianeta si scontrerà con la Terra e il mondo finirà !!! Mi vien da pensare al caro Cesare che il 25 era riuscito ad avere un appuntamento con una ragazza che sta corteggiando da tempo... Che sfigato! Vabbé, bando alle ciance e veniamo alla curiosa notizia della domenica. The Sun , giornale britannico assai versatile, riporta la notizia, ipotizzata da un numerologo cristiano, attribuendola ad un versetto della Bibbia in cui si paventa che il mondo finirà il 23 settembre. Nel passaggio del  Vangelo di Luca  21: 25-26, c'è una citazione che apparentemente corrisponde alla data della  Great American Solar Eclipse , quando l'uragano Harvey ha infierito sul Texas.

Fine del mondo: l'attesa si fa snervante

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Apocalisse Maya: con l'avvicinarsi dell'infausta data del 21 dicembre, che segna la conclusione di 5.125 anni, iniziata nel 3113 A.C, del "lungo computo" del calendario Maya, il panico si va diffondendo un po' ovunque nel mondo. In Cina e in Russia , come a voler esorcizzare l'evento, molti vanno in cerca di candele ed essenze. Negli Stati Uniti si segnala una esplosione di vendite dei rifugi di sopravvivenza. In Francia chi crede convintamente a questa BUFALA trova riparo nel piccolo villaggio di Bugarach, sui Pirenei francesi, popolato d'appena 179 abitanti. Quello che sconcerta è che in questo villaggio sono convenuti 250 giornalisti provenienti da oltre 50 paesi per seguire una fine del mondo nell'unico posto del nostro pianeta dispensato da questo apocalittico avvenimento (che non accadrà), in quanto si presume che la montagna nasconda un garage degli  UFO, che potrebbe consentire agli alieni di salvare gli esseri umani che lì si trovano.

Ecco dicembre (sulla fine del mondo)

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Con l'inizio del mese si mette in moto il chiacchierio sulla tanto temuta fine del mondo ipotizzata dal Calendario Maya. Quanto segue è una poesia del sottoscritto dedicata a questo assurda profezia. Ecco dicembre. Scopriam dunque le carte. Restiamo in attesa del beffardo evento che l'informazione ha confezionato ad arte portando angoscia e paura a iosa creando un clima di totale frastornamento. Ma ora ci siamo: è giunto il momento. Vediamo se la profezia Maya si avvera, se la paventata fine del mondo surclassa la nostra umile preghiera. Si avverte nell'aria un clima di misticismo e c'è chi resta preda di facile isterismo. La gente si aggira con l'aria stanca, qualcuno si munisce del kit di sopravvivenza con l'intento di poterla far franca. Per fortuna si respira lo spirito del Natale, sperando che il suo avvento rifugga il male. Sarà una festività un poco in sordina poic

Maya, la civiltà perduta

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Bisogna risalire di molti secoli per ritrovare le radici della civiltà Maya che prosperò nella zona dello Yucatan tra il 1500 a.C al quasi mille, nell'odierno Messico.                     Tutti sanno della presunta profezia, che più che sconvolgere la Terra, sta portando tanto turismo a riscoprire i siti archeologici Maya. Sconfitta dalla scienza, la credenza è diventata voglia di conoscere la civiltà Maya. I Maya amavano la circolarità del tempo legata alla loro cultura agricola e quindi calendarizzavano come noi facciamo con le stagioni e gli anni. Se poi si va a Chichen Itza, considerata la loro capitale, tutto fa riferimento allo scorrere naturale del tempo, dalle alba agli equinozi.                   Le rovine, considerate tra le zone archeologiche più importanti al mondo, si estendono su un area di 3 chilometri quadrati e conservano la famosa piramide, un tempio chiamato El Castillo. Il tempio è costruito in modo tale che agli equinozi di primavera e d'autunno

Quei fantastici cerchi del grano... fatti anche sulla neve

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Come sappiamo i famosi cerchi del grano sono fatti non dall'essere umano ma in maggior parte da esseri alieni. Per  Alan Foster , considerato il massimo esperto di crop circles, gli straordinari cerchi del grano, che da sempre accendono il dibattito, dipendono da una modifica delle cellule della materia. La materia si surriscalda ad oltre 8000 gradi in pochi secondi, diventando così malleabile, andando a formare quello che si presenta come il disegno originale, cioè quello che gli alieni vogliono trasmettere. Ma cosa ci vogliono dire questi cerchi? Cercare di preparare la razza umana a dei grandi cambiamenti che stanno per avvenire, dice Foster. Questi cambiamenti interessano la religione, le prospettive, la spiritualità, l'informazione che i maya ci hanno tramandato. Lo studioso ha anche una sua idea sulla Sacra Sindone. Per lui è assolutamente reale: come nel caso dei cerchi del grano c'è stata proprio una modifica della materia che è stata appoggiata sul corpo

L'anno che verrà

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Per molti la paura fa 90. L'anno che verrà , infatti, sta suscitando notevole interesse da parte dei media, e ha scatenato molte speculazioni in quanto il 21 Dicembre 2012 segna  la fine del Calendario Maya, e di conseguenza la fine del mondo. Ed ora con la tecnologia del web si è tramutata in profezia apocalittica nell'era internet. C'è anche un pazzo, Harold Camping, un ex ingegnere 89enne, trasformatosi in reverendo, che ha prevista la fine del mondo per il 21 ottobre 2011. Ma da come si evince, ciò non è accaduto.  La sua profezia si basava su una lettura matematica della Bibbia!!! Del resto costui aveva già profetizzato l'Apocalisse per il 1994, ma siccome, anche in quel caso non avvenne, se la cavò dicendo che non era accaduto a causa di un errore matematico. Ma al di la di queste fasulle profezie, si può dire che non è obbligatorio studiare l'astrologia per ottenere un po 'di brivido per il  2012. Secondo esperti astrologi (negli USA e in India ce ne so

Stanotte, equinozio di primavera, si celebra il rito al tempio maya di Kukulkan, Messico

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Nel giorno dell' equinozio di primavera , a Chichen Itza , nella penisola dello Yucatan, ritenuta dagli archeologi il miglior esempio della civiltà Maya, e oggi una delle Nuove Sette Meraviglie del Mondo, si ripete lo spettacolo del Tempio maya di Kukulkan (Cuculcan).   Al tramonto sulla scalinata nord, si disegna una trama di luci e ombre che creano l'immagine di un grande serpente strisciante, fatta di triangoli invertiti sotto la luce che cade giù dalla scalinata. Come si sa, la civiltà Maya generò una classe di sacerdoti-astronomi straordinariamente capaci nei calcoli calendariali, i quali attribuivano una particolare importanza a Venere, alla costellazione delle Pleiadi (detta dei "sonagli") e alla stella polare, ma in senso più religioso e scientifico che astrologico. Ad ogni equinozio , decine di migliaia di persone arrivano nei siti archeologici del Messico a contemplare le meraviglie lasciate dalle antiche civiltà. e gli archeologi fanno del loro megl

Contrordine: tranquilli... la fine del mondo prevista per il 22 dicembre 2012 è rinviata di tre millenni...

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Facendosi spazio a colpi di machete tra la fitta foresta pluviale per due decenni e mezzo, Arlen e Diane Chase , che dirigono " The University of Central Florida Caracol Archaeological Project ", in una collaborazione di lungo termine con l’Istituto di Archeologia del Belize, sono riusciti a mappare quasi 25 kmq dell'antica città  maya di Caracol , in Belize, ricoperta interamente dalla giungla.  Poi però grazie alla tecnologia spaziale fornita dalla Nasa, hanno rivelato nuove immagini dell'antica metropoli, che è molto più grande di quanto si pensasse. La nuova  tecnica di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser, è denominata LIDAR   (Light Detection and Ranging; o Laser Imaging Detection and Ranging) , la quale, installata su un aereo bimotore, nel mese di aprile 2009 è riuscita in appena 24 ore a ricostruire tridimensionalmente al computer l’intera città di Caracol, per un’area totale

21 dicembre 2012: è quasi la fine?!

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E quasi la fine? Non proprio se si segue la numerologia indù e  smettiamo di preoccuparci del calendario Maya.  Questo è quanto dicono due astrologi indiani. Le speculazioni su una catastrofe globale che potrebbe spazzare via ogni forma di vita sulla Terra nel 2012 è stato il leit motiv per diversi anni. L'anno scorso, il sensazionale film catastrofico 2012 che si rifaceva alla profezia indicata dal calendario Maya di Roland Emmerich (Independence Day, The Day After Tomorrow) , ha accelerato la  paura collettiva in tutto il mondo con la spettacolare rappresentazione dei terremoti e cataclismi abbattutosi su Los Angelesche poi è affondata in mare.   Ed ora, la recente eruzione vulcanica in Islanda e l'ondata di terremoti in Asia, ad Haiti e in Cile hanno intensificato le preoccupazioni di alcuni trimestri, in vista della calamità, come i primi segni del giorno del giudizio universale.  E' stato chiesto a due rinomati astrologi indiani Master Yuvaraj Sowma and E.K.

La fine del mondo, gli alieni che c'invadono? Ma siamo seri, per favore!

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La fine del nostro pianeta è vicina. Secondo la profezia Maya si verificherà esattamente il 21 Dicembre 2012, giorno del solstizio d'inverno. Su Internet si sono diffuse molte teorie riguardanti il pianeta Nibiru e le previsioni sulla fine del mondo nel dicembre 2012.  C'è da dire, comunque, che furono i  Sumeri, 6000 anni fa, ad aver descritto per primi questo pianeta X in maniera travolgente. "Nibiru", significa "Planet of the crossing". Le descrizioni di questo pianeta dai Sumeri corrispondono esattamente alle specifiche del "Planet X"  (il decimo pianeta ), che è attualmente ricercato dagli astronomi nel profondo del nostro Sistema Solare.  Secondo Thomas C Van Flandern e il suo collega Robert Harrington, dello United States Naval Observatory, il decimo pianeta dovrebbe essere da due a cinque volte più massiccio della Terra con un'orbita fortemente ellittica, che prende circa 5 miliardi di miglia oltre quella di Plutone. Per Apolinar

Mondi in collisione e The Schumann Resonance

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Nello stesso tempo in cui i mari venivano sollevati in immense maree, un grande spettacolo animò il cielo che presentò agli inorriditi spettatori della Terra, l'immagine di una gigantesca battaglia. Immanuel Velikovsky da Mondi in Collisione, 1950 Mai sentito parlare di Immanuel Velikovsky (o Welikowski) o della Schumann Resonance? Il primo, con la pubblicazione nel 1950 del libro "Mondi in collisione" , introdusse ciò che forse era la più strabiliante teoria catastrofica che fosse mai stata formulata; il secondo , il fisico Winfried Otto Schumann, introdusse invece la frequenza sonora della Terra, meglio conosciuta come Risonanza di cavità Schumann, che studiò per primo gli aspetti teorici della risonanza globale, da lui identificata nel 1899, prevedendola matematicamente nel 1952. Dalla sua nascita al 1940, la frequenza vibrazionale del campo energetico planetario non è quasi mai mutata, attestandosi sui 7,8 Hz o 7 cicli al secondo. Dalla metà degli anni 80, invece,