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Cosa ci fu dietro la strage di San Valentino nella Chicago del proibizionismo?

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Generazioni di americani presumono che Al Capone sia stato il responsabile del massacro di San Valentino, l'uccisione in stile esecuzione di sette complici del mafioso rivale George "Bugs" Moran in un garage di Chicago il 14 febbraio 1929. In effetti, Capone, boss del crimine di Chicago, non è mai stato nemmeno interrogato degli omicidi. Nessuno è mai stato processato nel caso, lasciando che il massacro di San Valentino restasse il crimine irrisolto e più spettacolare nella storia della malavita. Ciò che non è in discussione è che una Cadillac nera si sia fermata al garage della SMC Cartage Company in North Clark Street intorno alle 10:30 e ha visto uscire fuori quattro, forse cinque uomini, due dei quali indossavano uniformi della polizia. Hanno ordinato ai sette uomini all'interno del garage di allinearsi di fronte al muro e hanno aperto il fuoco con due mitra Thompson, mitragliando le vittime con più di 70 proiettili. Pochi istanti dopo, gli uomini armati sono usci

Nelle nostre mani

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Voglio proporvi un collage che mi ha procurato forti emozioni nel crearlo.  Risale a cavallo del millenio (1999 - 2000), un periodo assai creativo della mia vita allorchè mi rinchiusi per circa un anno in una stanza di un piccolo castello in preda ad una produzione personale sfrenata. In quel periodo mi riuscì di scrivere due libri, ed imparare Internet. Ma ho anche composto oltre cento collages, utilizzando ritagli di giornali, manifesti pubblicitari, vecchie brochure, fumetti e quant'altro alcuni dei quali mostro, riveduti e corretti per il web, su www.elvuxBiz.com   e Elvuxweb.blogspot.it Pubblicare questo collage, uno dei primi realizzati, anche se non è riuscito proprio bene, mi ha dato forti emozioni. Avrei voluto intitolarlo "Nelle mani del Signore " ma credo sia più appropriato il titolo " Nelle nostre mani " perché se l'egoismo umano prevarrà sulla vita degli altri in maniera così determinante, solo NOI possiamo cambiare questo orribile stato

Mutilazione delle impronte digitali

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Per evitare la identificazione, cioè la lettura e la schedatura delle impronte digitali, molti indagati cercano di nascondere la loro identità attraverso la mutilazione delle impronte digitali, deturpando la pelle delle loro dita.  Sono tanti i modi utilizzati e i " ferri del mestiere " per raggiungere questo risultato: mordersi le dita, utilizzare un contagocce riempito con un acido particolare, premere le dita su un metallo in fiamme, o pagare profumatamente qualche medico per farsi modificare chirurgicamente le punta delle dita... Tuttavia, sebbene la mutilazione delle impronte digitali è un fenomeno in espansione, grazie ai progressi della tecnologia può essere ostacolato e limitato. Pertanto ciò renderà vano il lavorio doloroso che molti criminali ma anche clandestini praticano sulle proprie dita. La mutilazione delle impronte digitali non è certo un concetto nuovo. Secondo il National Museum of Crime and Punishment in the District of Columbia (Museo Nazionale de