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Visualizzazione dei post con l'etichetta petrolio

Le difficoltà dei popoli indigeni dell'Amazzonia alle prese con la pandemia

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Un piccolo gruppo di giovani Waorani esce dalla minuscola foresta secondaria che confina  con il loro insediamento precario alla periferia di Shell, una città militare che prende il nome dalla compagnia petrolifera nell'Amazzonia meridionale dell'Ecuador. Gli uomini portano un palo di legno di 6 metri sfoggiando un enorme sorriso. "Ora possiamo far sapere alla nostra gente che la peste sta arrivando e dovrebbero andare ad accamparsi nelle profondità della foresta", gridano da lontano, seguendo il classico grido Waorani: "queeeuuuuu, queeeuuuu, queeeuuuuu" (che significa , in sostanza, "siamo vivi, siamo tosti e siamo felici!").  Montata un'antenna sul palo, hanno collegato ad essa una vecchia radio sintonizzata sulla frequenza che raggiunge  dozzine di comunità Waorani in un territorio di 2,5 milioni di acri di foresta pluviale. Erano le 16:00 del 17 marzo, appena due giorni dopo che il governo   ecuadoriano aveva decretato un arresto naz

Il Grande Paese e la potentissima WULK - 2 -

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Il Grande Paese e la potentissima WULK (prima parte) Qualche tempo dopo, quando la situazione politica nella fascia orientale del globo mutò, uno dei principali paesi acquirenti, con il sostegno di altre nazioni, realizzò di avere a disposizione una grande quantità di armi e galvanizzato l'esercito e il popolo con discorsi che inneggiavano ad una causa giusta, cominciò col depredare le terre dei loro vicini di confine ricche di risorse petrolifere, oro e diamanti, liberandosi di tutti coloro che si opponevano. Così facendo l'agguerrito esercito del Regno di Oriente prese il potere di quelle terre, agendo con brutalità sui presunti nemici, i quali sino ad allora avevano vissuto pacificamente sotto la protezione dei contingenti militari internazionali. Nel Grande Paese, abituato a vigilare sull'intero globo, l'invasione non fu una buona cosa, e a dispetto di chi aveva creduto che nella vendita degli armamenti si fosse comportato ingenuamente, ora avrebbe dovuto

Notizie della domenica

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I Nobel per la fisica Tre americani vincono il premio Nobel per la fisica per la scoperta delle onde gravitazionali. Rainer Weiss, Barry C. Barish e Kip S. Thorne hanno vinto il Premio Nobel per la fisica 2017. I tre americani sono membri del Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory (LIGO)  di base presso Livingston, Louisiana, e Hanford, Washington, e il  Virgo detector, finanziato da CNRS e INFN situato vicino Pisa, Italia.  " Il premio di quest'anno è di una scoperta che ha scosso il mondo ", ha detto lo scorso martedì  il presidente della commissione Nobel Göran K. Hansson a Stoccolma. Albert Einstein ha predetto nella sua Teoria Generale della Relatività del 1915 che le distorsioni di gravità avrebbero viaggiato nello spazio-tempo come un'ondata d'urto. C'è voluto quasi un secolo per confermare che esistono queste distorsioni, un'attività che ha richiesto enormi contrapposti in due posizioni per individuare un'influs

Riarmo militare: Washington batte, Pechino risponde

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Cinque giorni dopo che il presidente Donald Trump ha annunciato l'aumento delle spese per la difesa, a Pechino il premier cinese Li Keqiang ha comunicato, prima del Congresso Nazionale del Popolo (NPC) che si terrà oggi, che il paese aumenterà il suo bilancio della difesa del 7 per cento, un aumento pari all'1,3% del suo PIL. Tuttavia, anche se gli esperti stranieri sostengono che la Cina sottovaluti notevolmente i suoi dati, l'investimento cinese impallidisce comunque rispetto a quello degli Stati Uniti, la cui spesa per la difesa è di gran lunga maggiore, sia in termini assoluti e in percentuale del prodotto interno lordo. A differenza di quello che si teme, il portavoce del Congresso Nazionale del Popolo. ha sottolineato che le forze militari cinesi sono concentrate solo su obiettivi difensivi e rappresentano un elemento di stabilità per l'Asia. La Cina, che deve ancora affrontare numerose sfide regionali, tra cui le dispute territoriali con le nazioni vici

Summit sul clima di Parigi e Giubileo a Roma: due appuntamenti da brivido

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Le prossime due settimane saranno giorni cruciali per il vecchio continente. In una Parigi provata e sotto attacco da parte degli islamici radicali del Califfato, avrà inizio lunedì 30 il Summit sul clima, che sta impegnando ingenti forze di sicurezza affinché tutto proceda nel migliore dei modi. A Roma, invece, l'8 dicembre avrà inizio il Giubileo straordinario con l'apertura della Porta Santa in San Pietro. Due ribalte internazionali che possono fanno gola ai terroristi dello Stato islamico. Per l'Isis il summit sul clima di Parigi potrebbe essere il vero obiettivo da colpire poichè l'ultima cosa che si vuole è un accordo globale sul clima che, nel corso del tempo, può limitare il consumo globale di combustibili fossili. E questo è sicuramente un risultato che non solo ISIS, ma tutti i principali esportatori di petrolio vogliono evitare. Nel territorio del Califfato, secondo alcune stime, la produzione di greggio è di circa 34.000-40.000 barili al giorno, che

PlanetSolar naviga nelle acque dei pirati

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Dopo 508 giorni nella sua sfida di 18 mesi di circumnavigare il mondo, PlanetSolar, la più grande barca ad energia solare del mondo continua a fare passi avanti. Dopo l'approdo ad Abu Dhabi di fine gennaio durante il World Future Energy Summit, l'equipaggio sta navigando nel Golfo di Aden, in uno specchio  d'acqua molto battuto dalla pirateria marittima. L'imbarcazione a doppio scafo, di circa 102 metri di lunghezza e 50 metri di larghezza, sta circumnavigando il globo battendo la bandiera svizzera. I suoi quattro uomini di equipaggio stanno cercando di dimostrare che la mobilità ad alte prestazioni solare sull'acqua è possibile. Il nome completo della barca è TÛRANOR PlanetSolar , con TÛRANOR derivante da JRR Tolkien del Signore degli Anelli. Si traduce come 'il potere del sole' e 'la vittoria'. La sfida solare in acqua di PlanetSolar è cominciata nel settembre 2010, quando partì da Monaco. Da allora, ha già attraversato l'Oceano Atlantic

Sudan, un giorno troppo importante per non sbagliare

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In queste ore nel martoriato Sudan si sta votando ad uno dei due referendum previsti dagli accordi di pace del 2005. L'esito di questo primo referendum, che vede oltre 4 milioni di elettori alle urne, darà la risposta alla separazione definitiva da Khartoum e dal suo presidente genocida Al-Bashir, dando vita ad un sud del Paese libero e indipendente. L'altro referendum, che è stato rimandato a data da destinarsi, lasciando quindi in sospeso una questione assai importante per il futuro del Paese (il controllo e lo sfruttamento delle sue risorse energetiche) , dovrà invece decidere se inglobare nel Nord o nel neo stato del Sud , la regione di  Abyei, un'area multietnica, ricchissima di petrolio Tra gli osservatori giunti in Sudan ci sono l'attore George Cloone y e l'ex presidente statunitense Jimmy Carter , entrambi molto attivi per la pace nel Paese. Il referendum, voluto fortemente dalle Nazioni Unite, dovrebbe porre fine ad una storia di violenze e massacr

Perù: proteste degli indios contro la ricerca di petrolio nella foresta amazzonica

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La lotta contro la ricerca di petrolio, gas ed altre risorse anche nella foresta amazzonica del Perù è sfociata nel sangue. Da alcuni giorni circa 5000 manifestanti avevano occupato un tratto di autostrada nella regione di Bagua, a 560 miglia nordest di Lima. Per spezzare il blocco stradale le autorità hanno deciso la carica, razzi lacrimogeni, sassaiuole, bastoni poi gli spari e i morti. Oltre trenta secondo gli indios, molti di meno per il governo. Un centinaio i feriti, altrettanto gli arresti. I dimostranti sono riusciti a catturare 38 poliziotti e nel blitz per la loro liberazione nove agenti di polizia sono stati uccisi con delle lance di legno. La mobilitazione delle tribù della foresta è cominciata ad aprile. Sotto accusa dieci decreti del governo che vuole incrementare le riserve di petrolio. Gli indios temono uno sfruttamento senza controllo, denunciano le conseguenze della deforestazione che hanno portato povertà, degrado e abbandono in altre aree dell'Amazzonia. Rivend

Attenti al nostro vestire quotidiano...

Le creatrici di moda e sorelle Jenny White e Verity White hanno prodotto questo video su Stylewillsaveus.com, per diffondere la consapevolezza circa i materiali tossici che vengono usati nel creare gli abiti del nostro quotidiano (mutande, canottiere, pigiami...) ed altri vestiti. Con questo video, le due sorelle, sperano di cambiare le abitudini di tutti quanti noi. Jenny e Verity White , hanno realizzato questo video su youtube , motivate principalmente da due dati: il grande spreco di petrolio e acqua e il fatto che l'industria tessile sia una delle più grandi industrie inquinanti. Difatti la maggior parte di tutti i tessuti tessili (abbigliamento, biancheria, asciugamani, tovaglioli...) sono realizzati con sostanze tossiche, che usiamo abitualmente. Il cotone è la fibra naturale più ampiamente usata. In effetti, si usa tanto cotone da poter rifornire tutti gli abitanti del pianeta con 18 paia di pantaloni! Da tutto questo cotone provengono molti antiparassitari che nuo

Golfo di Aden: una presenza inquietante

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Le autorità cinesi hanno deciso d'inviare tre unità navali nel Golfo di Aden, unendosi così alla flotta di navi da guerra internazionale (Stati Uniti, India, Grecia, Arabia Saudita, Italia, Francia, Russia, Gran Bretagna e Pakistan...) , creata, ufficialmente per proteggere gli aiuti alimentari del World Food Program ma in realtà per impiegarle contro possibili attacchi alle petroliere e alle navi cargo che transitano nell’area... Proprio i cinesi ultimamente sono stati fatti oggetto di razzie da parte dei pirati somali. L'ultima è accaduta martedì quando un peschereccio cinese è stato sequestrato nel Golfo di Aden, insieme ad altre tre navi tra cui uno yacht. Tuttavia, la presenza militare cinese nelle acque internazionali non è una grande notizia per l'India e preoccupa non poco il governo di New Delhi, che ha una tra le più grandi marine dell'Oceano Indiano e vanta un gruppo di portaerei di notevole portata. Tra l'altro la Cina è un forte alleato del Pakist

Il picco petrolifero (video)

Simpatica animazione sul picco petrolifero Il picco petrolifero visto da Colin Campbell, ex petroliere, fondatore dell' ASPO , assurto alla notorietà internazionale per i suoi studi intorno all'esaurimento delle fonti petrolifere .

Petrolio antico

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Ancor prima che il colonnello Edwin Drake nel 1859 in Pennsylvania, compì la prima trivellazione, che diede poi il via allo sviluppo dell'industria petrolifera, il terribile idrocarburo, che sta avvelenando il nostro pianeta e che sta dissanguando le nostre finanze, sarebbe già stato usato in passato. Lo si apprende dalla rivista francese Archeologia dell'aprile 1976. Il petrolio ed i suoi derivati naturali (bitume, nafta, asfalto) erano conosciuti sin dall'antichità e venivano utilizzati per differenti scopi. Il petrolio "ispirò numerose religioni antiche ". I maghi sumerici interrogavano il suo trasudamento e le emanazioni del gas libero per leggere nel futuro. In seguito, l'uso degli idrocarburi divenne sempre più razionale. A Roma attribuivano al bitume delle virtù terapeutiche miracolose. In effetti, secondo quanto afferma Plinio il Vecchio nel I° secolo dopo Cristo, questo prodotto era particolarmente adatto a curare i reumatismi articolari, l