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Angola (Louisiana), la prigione degli schiavi

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Nella martoriata Louisiana (Usa), a 59 miglia nord-ovest di Baton Rouge , per certi versi esiste ancora la schiavitù. Ad esempio, nell'azienda agricola denominata "Angola ", in effetti un penitenziario di massima sicurezza ubicato su una distesa di 18.000 acri di terreno (fate voi la conversione in ettari) , lunghe fili di uomini, l'80 per cento di origine afro-americana , selezionano cotone, frumento, soia e cereali per gran parte del giorno sotto un sole che spacca le pietre, guardati a vista da guardie armate, in prevalenza di carnagione bianca, che vanno su è giù coi loro cavalli, per vigilare sul migliaio di disgraziati. E tutto questo per pochi pennies al giorno! A conclusione di un lunga settimana di lavoro, basta un solo rapporto disciplinare (vero o presunto) su un prigioniero da parte delle guardie, per indurre il malcapitato a lavorare duramente anche nel fine settimana. La scena, che sarebbe stato lecito aspettarsi 150 anni fa, non è però un retaggio del