Due, tre cose sul Monte Circeo


Ci sono luoghi nel mondo che conservano gli echi del tempo e nei loro respiri, raccontano di leggende e misteri dal sapore mistico. Come quella della grotta con l'eco al Monte Circeo, il promontorio, ricco di grotte, di resti archeologici e del tempio di Circe, sul picco del Promontorio, dove gli antichii romani avevano costruito un tempio intitolato a Circe, l’incantatrice dea e strega, e poi a Venere, di cui il Promontorio in qualche cronaca del tempo porta il nome. Entrambe erano belle e temibili come la montagna con la palude pontina intorno che da lontano poteva essere scambiata per un’isola: l’isola Eea di Omero, nominata nell'Odissea.

Guardando verso il Monte Circeo, sembra di scorgere il profilo della maga Circe, come se fosse sdraiata sulla schiena. Immagine assai suggestiva.

Le scale che conducono all’interno delle antiche cisterne (grotte) rimbombano in modo irreale e le volte che si srotolano lentamente innanzi appaiono stanze per Ciclopi. La sua lunghezza è di 60 metri e la luce all’interno è tremolante quasi a voler meglio stimolare la fantasia di chi visita questo luogo.

Del tempio che copriva la sommità del monte rimane solo l’imponente basamento e la testa della maga. Della testa della Maga Circe a conti fatti si sa molto poco. Potrebbe essere stata parte di una statua di pregio ad ornare una delle tante ville dell’epoca:. E' stata trovata nel 1928 da un pastore sulle pendici del Promontorio.

Secondo gli esperti, l'opera doveva somigliare molto alla Venere nuda di Cnido.  Per  88 anni è stata esposta al Museo Nazionale Romano ma dall'ottobre del 2016 è tornata a casa sua, nel paese di San Felice Circeo, dove il Medioevo ha coperto con strati di disordine e pietra grezza il mondo romano.

Secondo la tradizione, con la sua nave, Ulisse sarebbe entrato in quella che oggi si chiama Cala dei Pescatori, sul lago di Paola, per poi rimanere vittima delle malìe della Maga Circe il cui profilo sarebbe oggi ancora visibile nella sagoma della montagna. Nell'Odissea si può infatti leggere:

Nell'Odissea si può infatti leggere:  « ... Ecco, ed all'isola Eèa giungemmo, ove Circe abitava, Circe dai riccioli belli, la diva possente canora, ch'era sorella d'Eèta, signore di mente feroce. »

Immagini: www.tesoridellazio.it  -  blog.zingarate.com

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