Il Parco Marino nel Mar di Ross è una vittoria di Pirro ?


Se ne é parlato QUI, su "il professor Echos", a proposito dell'enorme Parco marino nel Mar di Ross, in Antartide. Ed ora veniamo a sapere che la nuova area marina protetta antartica ha in serbo uno spiacevole incidente...

I 28 ottobre 2016 la più grande area marina protetta del mondo è stata annunciata dalla Conservation of Antarctic Marine Living Resources (CCAMLR), che gestisce la pesca nell'Oceano del Sud come parte del sistema del Trattato Antartico. 24 Stati membri della Commissione, più l'Unione europea stanno negoziando l'accordo per proteggere  per cinque anni il Mar di Ross, il cosidetto Ultimo Oceano. L'accordo protegge una superficie di 1,5 milioni di chilometri quadrati, con una zona di 1,1 milioni km quadrati dichiarata  zona "no-take", dove non sarà consentito pescare.

La nuova area marina protetta (MPA) è certamente un risultato importante, ma ci si pone la domanda se non sia una mera vittoria di Pirro per gli ambientalisti.

La riserva marina scadrà nel 2051 e le condizioni del contratto sono che potrebbe essere chiuso in qualsiasi momento se anche uno solo dei firmatari lo richiede. L'area protetta è quasi un terzo del piano di conservazione originale ed ora copre una sezione relativamente piccola  del grande Mare di Ross. L'accordo tra l'altro  non riduce il volume totale di pesci che può essere rimosso da queste acque.

Porre un limite di tempo per l'accordo stabilisce un precedente inopportuno per futuri accordi globali di protezione ambientale in fase di negoziazione, così come la mancanza di ridurre le quote di pesca sul prezioso e vulnerabile austromerluzzo, la risorsa più preziosa del Mare di Ross. Sembra che le agende politiche abbiano infine prevalso sui valori ecologici. Dopo cinque anni di negoziati sia gli stati membri che hanno sollevato la proposta della riserva marina alla  CCAMLR che le ONG  desiderose di ottenere una risoluzione.


Il Mare di Ross MPA è stato un compromesso politico fin dal primo giorno, non da ultimo per le nazioni proponenti.. Il piano di MPA in primo luogo è stato presentato alla riunione della CCAMLR del 2012 da Stati Uniti e Nuova Zelanda, dopo un'intesa tra i due all'ultimo minuto.

Sette Stati membri sostengono il territorio in Antartide, mentre Stati Uniti e Russia si riservano il diritto di rivendicare tutta l'Antartide. Il Trattato Antartico del 1959 accantona la questione della sovranità; conservazione dello status quo senza definire che cosa è in realtà.

Poiché le risorse antartiche hanno puntati tanti occhi addosso, si sospetta che ci sia qualcuno che di nascosto sta guadagnando vantaggi. Questa dinamica può provocare il blocco o la diluizione dei veri sforzi per proteggere gli habitat a rischio. Vi è una profonda mancanza di fiducia politica tra i tanti stati antartici, così come un profondo conflitto di valori e di interessi che sta rivelandosi sempre più difficile da conciliare.


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