Il ritorno del Colosso di Rodi

L'idea c'era da tempo, ma non era stata presa molto in considerazione.

Per dare ora un rinnovato vigore all'economia greca, che ne ha bisogno, dopo che una ricerca di mercato ha svelato che avrebbe fruttato migliaia di posti di lavoro, e probabilmente milioni di euro attraverso il turismo, l'idea sta tornando in auge: rifare il Colosso di Rodi, una delle meraviglie, e tra le più alte statue del mondo antico costruita nel 280 a.C. e distrutta da un violento terremoto nel 227 a.C. insieme ad altre cinque meraviglie tra cui il Faro di Alessandria, il Mausoleo di Alicarnasso, il Tempio di Artemide, i giardini pensili di Babilonia, e la Statua di Zeus, con solo la Grande Piramide di Giza sopravvissuta.

La gigantesca statua di bronzo dorato, opera di Carete, rappresentante il dio Helios (sole) fu innalzata a Rodi per celebrare la vittoria sul re di Macedonia Demetrio Poliorcete (304 a.C.).

Adesso, scienziati provenienti da Grecia, Spagna, Italia e Regno Unito hanno proposto la ricostruzione.

Il team comprende architetti, ingegneri civili, economisti e archeologi, che desiderano utilizzare la tecnologia del 21 ° secolo, pur mantenendo la grandezza della statua originale.

Il team del progetto è composto da Aris A. Pallas, architetto specializzato in archeologia su Rodi, Enrique Fernanzes, ingegnere civile spagnolo, Ombretta Iannone, italiana, architetto specializzato in archeologia, Matilda Palla, economista spagnola, Erald Dupi, ingegnere del Regno Unito e Christos Giannas, un archeologo di Rodi.

All'interno della statua si vuole costruire un museo, che consentirebbe la visibilità di centinaia di oggetti attualmente non esposti in Grecia, a causa di mancanza di spazio. Per farci entrare tutto e tutti dentro, i più audaci del team hanno proposto di creare una statua ancora più grande di quella originale, costruendo una struttura di 150 metri di altezza.

Sperano anche in una biblioteca e in un centro culturale, insieme ad un faro, con un fascio di luce che può essere visto da 34-miglia, che non sarebbe solo un magnete per le navi, ma anche per i turisti.

La struttura tiene conto del rischio di terremoti e venti, che ricopre la superficie della statua dell'uomo con pannelli fotovoltaici, che fornirà l'autonomia energetica  al 100% , come il dio del sole che si alimenta esclusivamente da energia solare.


Post tratto da  www.dailymail.co.uk

Immagini: www.filmtv.it - www.dailymail.co.uk


Post popolari in questo blog

Il fascino dei tatuaggi maori

Brrrrr, che creatura orribile!

Il tattuagio che non vuoi più